C’era una volta un cane di nome Leo. Non era né piccolo né grande, né bianco né nero: era un po’ di tutto, come se qualcuno avesse messo insieme tutti i pezzi migliori dei cani e li avesse mescolati con un sorriso.
Leo viveva in una casa tranquilla, con una bambina di nome Emma, un tappeto morbido come una nuvola schiacciata e una finestra grande quanto una promessa. Ma c’era una cosa che nessuno capiva: una porticina in fondo al corridoio, bassa e tonda, come nei libri di fiabe. Nessuno l’aveva mai aperta. Nessuno, tranne Leo.
Perché quella porticina si apriva solo in un modo: scodinzolando.
Non bastava una chiave, una spinta o un “abracadabra”. Dovevi arrivare lì con il cuore che batteva forte e la coda in festa. Quando Leo era felice – ma felice per davvero, con la lingua fuori e gli occhi pieni di vento – la porticina faceva clic, si socchiudeva piano… e dietro c’era il mondo più bello che un cane potesse immaginare.
Un prato che sapeva di buono. Una pozzanghera che non faceva sporcare. Bastoni che correvano da soli. E centinaia di code che ballavano in tutte le direzioni.
Ogni volta che Leo attraversava quella porta, tornava con qualcosa in più: un’idea, un odore, una memoria da condividere con Emma. Una volta le portò una foglia che faceva ridere quando la annusavi. Un’altra volta un sasso che sembrava un osso ma che cantava al sole. Nessuno ci credeva, tranne Emma. Perché anche lei, ogni tanto, lo seguiva in quel sogno.
Ma c’era una regola: la porticina si apriva solo se Leo era davvero felice. E nei giorni grigi, quelli in cui i piedi degli umani erano troppo veloci e le mani troppo occupate, la porta restava chiusa. Allora Leo si sedeva davanti, e aspettava. Bastava una carezza. Bastava un “bravo”. Bastava Emma che lo guardava e diceva: “Oggi vieni con me a prendere il pane?”
E zac! La coda si metteva a danzare, e la porta si apriva di nuovo.
Forse non tutti hanno una porticina nel corridoio, ma ogni cane ha un luogo speciale che si apre solo con la gioia. E ogni umano, se ci sta attento, può imparare a scodinzolare con il cuore